Cavaniglia Tartufi
Login
  • Home
  • IL TARTUFO
    • Cos’è il Tartufo
    • La Storia ed il Mito
    • Il Tartufo nero di Bagnoli
    • La ricerca del tartufo
    • La Conservazione
    • L’utilizzo
  • IL TERRITORIO
    • Irpinia
    • Bagnoli Irpino
    • Altopiano Laceno
  • PRODOTTI
    • I freschi
      • Tartufo bianco
      • Tartufo nero estivo
      • Tartufo nero pregiato
      • Tartufo nero uncinato
      • Tartufo bianchetto
      • Tartufo nero di Bagnoli
    • I Classici
      • Cremosa di Parmigiano e Tartufi
      • Tartufata nera
      • Piccantina al tartufo
      • Tartufata bianca
      • Salsa Funghi e Tartufi 15%
      • Mousse di porcini e tartufi bianchi
      • Salsa Cavaniglia al tartufo
      • Vellutata di carciofi e tartufo nero
      • Vellutata di zucca e tartufo nero
      • Mousse di funghi porcini
      • Crema di tartufo bianco
      • Mousse di tartufo bianco pregiato
    • I Naturali
      • Perle di Tartufo bianco (T. magnatum Pico)
      • Perle di Tartufo estivo (T. aestivum Vitt)
      • Perle di tartufo nero pregiato (Tuber melanosporum)
      • Brecce di Tartufo estivo
      • Petali di tartufo estivo
    • I Nobili
      • Tartufo nero ordinario di Bagnoli Irpino
      • Cremosa di burro al tartufo nero di Bagnoli
      • Tartufata al tartufo di Bagnoli
      • Perle di tartufo nero di Bagnoli Irpino
      • Brecce di Tartufo nero di Bagnoli Irpino
      • Petali di tartufo nero di Bagnoli Irpino
    • Condimenti
      • Elisir aromatizzato al tartufo bianco
      • Elisir aromatizzato al tartufo nero
      • Elisir gran riserva aromatizzato al tartufo bianco
      • Elisir gran riserva aromatizzato al tartufo nero
      • Elisir aromatizzato ai porcini
      • Cremosa di burro al tartufo bianco
      • Cremosa di burro al tartufo estivo
      • Elisir di aceto balsamico aromatizzato al tartufo bianco
      • Gran Riserva di balsamico aromatizzato al tartufo
      • Brecciolino di sale e tartufo
    • Le Specialità
      • Nettare di miele di acacia al tartufo
      • Acquavite al tartufo nero pregiato
      • Formaggio misto al Tartufo
      • Salame al tartufo
      • Funghi porcini secchi busta
      • Tagliatelle al tartufo
      • Riso Carnaroli al tartufo vetro
      • Polenta al tartufo vetro
      • Tagliatelle ai funghi porcini
  • AZIENDA
    • Lo Staff
    • Mission
    • Referenze
    • Showroom
  • IL TOCCO DELLO CHEF
  • SHOP ONLINE
  • CONTATTI
Back to top
riso e tartufo

La Conservazione dei Tartufi

I Tartufi appena raccolti si possono mantenere per breve tempo In frigorifero utilizzando alcune accortezze. La durata dipende dal tipo di tartufo e dalla sua maturazione. In linea di massima Il tartufo bianco si conserva per circa una settimana; il nero qualche giorno in più. Per conservare i tartufi qualche giorno seguire queste indicazioni: E’ consigliato non rimuovere completamente i frammenti di terra eventualmente rimasti attaccati al tubero per non accelerare i processi di formazione dei microrganismi

Tenere al fresco (da 2° a 6°) in frigorifero in vasi di vetro con chiusura ermetica (anche per evitare che il profumo impregni tutti gli altri alimenti), avvolti con una carta porosa alimentare non impermeabile, uno per uno per non lasciarli in contatto fra loro. Giornalmente, se si nota che la carta rimane umida o bagnata va sostituita e il vaso che li contiene deve essere asciugato. Nei mesi freschi e senza gelo i tartufi sempre avvolti nella carta e posti dentro al vaso si possono conservare anche all’esterno, con l’unica precauzione di non esporli al sole. Quando il tartufo accenna a perdere consistenza ammorbidendosi, esso è al limite massimo di maturazione e si deve quindi consumare subito. La pulizia va fatta prima del loro utilizzo. Nel caso del tartufo nero, la pulizia dal terriccio si può effettuare lavandolo con acqua fresca e nel frattempo strofinandolo delicatamente con uno spazzolino. Invece per quanto riguarda il tartufo bianco e bianchetto avendo il peridio (corteccia) più delicato è preferibile togliere semplicemente la terra con uno spazzolino non troppo duro. Per gustare questo delizioso dono della natura nella pienezza dei suoi straordinari requisiti, il tartufo deve essere consumato fresco entro qualche giorno dalla raccolta. Una volta completata questa operazione si passa all’asciugatura e al successivo utilizzo tagliandolo a fettine sottili, o grattugiandolo. In caso di asporto per un lungo viaggio per poter mantenere per qualche giorno la conservazione dei tartufi è utile un frigorifero da campeggio. Per periodi lunghi (di molti mesi) si ricorre alla congelazione dopo averli accuratamente puliti. Industrialmente, la conservazione viene eseguita con la sterilizzazione.

Powered by dimpemekug [Cavaniglia Tartufi s.r.l.s P.I. 02818970648]